Per le PMI italiane la sfida principale è gestire la crescita in modo efficace e sostenibile nel lungo periodo.
L’assenza di competenze manageriali strutturate limita la capacità di pianificare, misurare i risultati e affrontare la complessità.
In questo contesto, la figura del manager part time offre una soluzione flessibile e sostenibile: un professionista esperto che lavora con impegno limitato ma obiettivi chiari, portando metodo, governance e risultati misurabili.
Le piccole e medie imprese italiane rappresentano oltre il 90% del tessuto produttivo nazionale, ma solo una minoranza dispone di figure manageriali interne.
Solo l'1,36% delle PMI italiane con più di 3 addetti ha un management strutturato. Significa che oltre il 98% è guidato direttamente dall'imprenditore o dalla famiglia (ISTAT, Censimento permanente delle imprese, 2023). Il fenomeno della scarsa managerializzazione è particolarmente diffuso tra le microimprese e le piccole imprese. Ma anche le medie imprese non ne sono esenti.
La maggior parte delle decisioni è concentrata nella proprietà, spesso composta da imprenditori che gestiscono direttamente le funzioni chiave: amministrazione, vendite, personale, produzione.
Questa impostazione, tipica della PMI familiare, funziona finché l’azienda mantiene una dimensione contenuta. Ma quando la struttura cresce, i clienti si diversificano e i mercati si aprono all’estero, il modello mostra i suoi limiti. Senza un’organizzazione solida, l’impresa rischia di perdere controllo e redditività.
Gli ostacoli alla managerializzazione sono diversi, ma tra i principali rientrano:
Da qui nasce l’interesse crescente delle PMI italiane verso formule più flessibili e accessibili, come la collaborazione part time o fractional.
Un manager part time è un professionista con esperienza di gestione consolidata che collabora con l’azienda per un numero limitato di giornate alla settimana, partecipando sia alle decisioni strategiche sia alla gestione operativa.
Il manager part time può essere chiamato anche "fractional manager", in particolare per evidenziare che l'impegno del manager è frazionato su più aziende.
A differenza del consulente esterno, il manager part time non si limita a fornire valutazioni: lavorando fianco a fianco con l’imprenditore e sposandone visione e obiettivi strategici, partecipa alle decisioni, coordina persone, implementa processi ed è reponsabile dei risultati.
Si tratta di un rapporto calibrato sulle esigenze e sulle dimensioni dell’impresa e senza vincoli contrattuali di lungo periodo. In genere, l’incarico prevede obiettivi chiari e una revisione periodica dei risultati.
Questo modello consente alle PMI di accedere a competenze senior senza i costi e la rigidità di un’assunzione a tempo pieno, mantenendo al contempo la flessibilità necessaria per adattarsi ai cambiamenti del mercato.
Un manager part time consente:
Molte PMI non possono permettersi un manager a tempo pieno, ma hanno bisogno di competenze equivalenti. Con la formula part time, l’impresa paga solo le giornate effettive di lavoro, ottenendo un livello di esperienza solitamente riservato a strutture più grandi.
Il contratto con un libero professionista a Partita IVA non vincola come un contratto a tempo indeterminato. Questo consente di modulare l’impegno in base alle priorità o eventualmente, in caso di necessità, di interrompere l'incarico con un minimo preavviso.
Anche poche giornate al mese, se ben pianificate, permettono di introdurre metodo, calendarizzare riunioni di avanzamento, condividere KPI e migliorare la qualità delle decisioni. In molti casi, il manager part time diventa una figura di riferimento stabile per la direzione e per il team interno.
Un manager esterno (che non ha un rapporto contrattuale subordinato) non è condizionato da dinamiche interne, storie aziendali, relazioni pregresse o dinamiche di potere. Questo gli consente di osservare processi, persone e priorità con lucidità, introducendo criteri decisionali più oggettivi. Aiuta l’imprenditore a vedere “da fuori” la propria azienda, riduce il rischio di decisioni basate su abitudini o consuetudini, crea un equilibrio tra visione imprenditoriale e metodo manageriale.
Un manager esterno con esperienza consolidata di gestione, entra in azienda per portare non solo strategia e operatività ma anche per trasferire competenze, permettendo al team di crescere e all'impresa di rafforzare la propria capacità di leadership interna. Che resti o meno, il manager esterno lascia un segno.
L’incarico part time (o fractional) può assumere forme diverse, a seconda delle esigenze dell’impresa e del tipo di obiettivi da raggiungere.
È il caso in cui il manager part time viene inserito con un obiettivo preciso e un perimetro ben definito, come l’introduzione di un nuovo sistema gestionale, la riorganizzazione di un reparto o l’apertura di un mercato estero. Normalmente questo tipo di incarico ha una durata determinata.
Il manager pianifica, coordina e porta a termine il progetto, assicurandosi che restino in azienda procedure e competenze per proseguire in autonomia.
È il caso più frequente nelle PMI familiari in transizione generazionale o in crescita accelerata, dove l’imprenditore mantiene la guida strategica ma ha bisogno di un supporto esperto per strutturare processi, strumenti e priorità.
Il manager part time lavora a fianco della proprietà, aiutandola a passare da una gestione prevalentemente istintiva a una basata su dati, obiettivi e metriche di performance.
Introduce metodo decisionale, calendarizza la governance e contribuisce a rendere più chiaro il ruolo delle funzioni interne, senza sostituirsi all’imprenditore. In questo caso, il manager opera come figura di supporto strategico all’imprenditore, aiutandolo a definire priorità, piani di sviluppo e indicatori di performance.
Si tratta del manager part time che entra in azienda per creare e avviare una funzione nuova - per esempio marketing, finance o risorse umane - e costruisce le basi perché, nel tempo, l’impresa diventi autonoma.
Questa modalità è tipica nelle PMI che stanno crescendo rapidamente e devono evolvere la propria organizzazione, ma non dispongono ancora delle competenze interne per farlo.
Il manager struttura il processo, imposta procedure e indicatori, forma il personale e accompagna l'eventuale passaggio a regime. Spesso lo stesso manager viene poi assunto.
Scegliere un manager adatto alle proprie esigenze è sempre complesso, che sia part-time o full-time.
Non bastano le competenze tecniche: servono affinità culturale, capacità di ascolto e capacità di gestire il cambiamento. Capacità manageriali, trasversali, che solo una solida esperienza di gestione può sviluppare.
Una PMI manifatturiera avrà bisogno di un profilo orientato alla produzione o alla logistica; una realtà digitale, invece, trarrà beneficio da un manager con esperienza in marketing e trasformazione tecnologica.
Il manager deve integrarsi con la struttura esistente, rispettando l’identità e i valori dell’impresa. Nelle PMI, dove i rapporti personali sono stretti e dove c'è una "naturale" diffidenza verso il nuovo e l'"esterno", la capacità di costruire fiducia è determinante.
Un buon manager comprende il contesto in cui opera: la capacità di ascolto è sempre importante per un manager.
Ma nel caso di un manager esterno è essenziale: per leggere la cultura aziendale, comprendere le priorità e costruire fiducia con l’imprenditore e il team interno.
La capacità di guidare il cambiamento con equilibrio e metodo distingue un manager esperto: accompagna le persone, comunica obiettivi chiari e riduce le resistenze.
Un manager esterno interviene per definizione in fasi di cambiamento e spesso è chiamato per guidare transizioni: questa capacità è quindi ancora cruciale.
Introdurre un manager part time (o fractional) è una leva per far crescere una piccola impresa in modo sostenibile.
Molte PMI restano bloccate quando la proprietà non riesce più a gestire tutto. Il manager part time consente di distribuire le responsabilità e alleggerire il carico decisionale dell’imprenditore, evitando colli di bottiglia e ritardi.
La presenza di un manager esperto introduce logiche di pianificazione, misurazione e monitoraggio. Il dialogo tra proprietà e management diventa più strutturato, con effetti positivi su produttività e clima interno.
Molte imprese usano il manager part time come fase intermedia: una collaborazione che consente di sperimentare la gestione manageriale prima di un’eventuale assunzione a tempo pieno. In altri casi, diventa una soluzione permanente che garantisce continuità e innovazione.
Il compenso varia in base al livello di seniority, al ruolo aziendale, al numero di giornate settimanali concordate. Può inoltre includere o meno le spese accessorie.
L’efficacia del modello dipende molto dalla chiarezza del mandato e dalla disponibilità interna a collaborare. Alcune imprese, soprattutto familiari, faticano ad accettare figure esterne con autonomia decisionale.
Per evitare incomprensioni, è importante definire fin dall’inizio obiettivi, responsabilità, strumenti e modalità di comunicazione. La condivisione dei risultati è fondamentale per costruire fiducia e continuità.
Un altro errore frequente è considerare il manager part time come una figura “di transizione” senza reali poteri. In realtà, la sua efficacia dipende proprio dal riconoscimento del ruolo: deve poter proporre, decidere, coordinare.
L’evoluzione del mercato e la complessità gestionale rendono ormai indispensabile per le piccole imprese accedere a competenze manageriali qualificate. Il modello part time (o fractional) rappresenta una la soluzione ideale per le PMI che così possono accedere a manager di alto livello senza i costi e i vincoli dell'assunzione tradizionale full-time.
Il valore di questa formula sta nella combinazione di tre elementi:
Per le imprese che intendono avviare questo percorso, la chiave è partire con obiettivi chiari, selezionare figure qualificate e integrare gradualmente la cultura manageriale nel tessuto aziendale.
Supporta l’impresa nella gestione aziendale, lavorando per un numero limitato di giornate a settimana su obiettivi strategici e operativi. Normalmente suddivide il proprio tempo su più aziende (per questo viene chiamato "fractional").
Il costo dipende da esperienza, ruolo e numero di giornate, ma resta inferiore rispetto a un’assunzione a tempo pieno a parità di condizioni.
Amministrazione, finanza, marketing, operations, risorse umane e IT sono le funzioni in cui più spesso le PMI inseriscono dei manager part time.
Il manager part time svolge funzioni operative all’interno dell’azienda e assume responsabilità sui risultati, non ha solo un ruolo di analisi e raccomandazione.
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